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Che cos'è la filologia?

Una delle scienze che per eccellenza si occupano dell'antichità è la filologia. Il termine filologia deriva dal greco ϕιλο- (filo-) + λόγος (logos). La parola ϕιλολογία si trova per la prima volta in Platone, dove viene impiegata con il significato di «amore per la discussione». Solo più tardi assumerà il valore di «amore per il sapere».

La filologia, nata in epoca alessandrina ad opera degli studiosi che operavano nella Biblioteca di Alessandria, si sviluppa come scienza moderna solo nell'Ottocento, quando inizia a configurarsi come disciplina che, attraverso l’analisi linguistica e la critica testuale, mira alla costruzione e alla corretta interpretazione dei testi scrittiSempre nello stesso periodo si inizia a parlare di filologia classica, specializzata nello studio di testi antichi greci e latini.

La filologia si focalizza sull’analisi dei testi con lo scopo di risalire alla forma originale dell'opera o, perlomeno, a quella più vicina ad essa. Nel corso della trasmissione di un'opera, infatti, numerosi sono gli errori e gli accidenti a cui il testo può andare incontro. Ogni errore, anche il più piccolo, può avere conseguenze, indirizzando su piste diverse da quelle intraprese dall’autore. La filologia mira ad eliminare gli errori dal testo o, perlomeno, ad individuarli e segnalarli qualora risultino ineliminabili.



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Chi sono?

Benvenuti sul mio blog! Piacere a tutti, io sono Veronika, una ragazza di 25 anni che da qualche anno gestisce una pagina Instagram e una di TikTok (mi trovate in entrambe come antiqua.mente). Sono appassionata di libri e di letteratura, di cultura umanistica e di mondo antico. Sono laureata in Lettere Classiche e sto proseguendo i miei studi in questa direzione. Mi piace disegnare e anche scrivere, specialmente poesie. Da qualche tempo ho iniziato a sentire la necessità di avere uno spazio online in cui esprimermi con più "caratteri" :) In questo blog troverete, quindi, i contenuti che porto sugli altri Social, ma più ricchi, e anche qualche novità. Spero possiate apprezzare il mio lavoro anche qua!
Ci sono poesie che lette una prima volta risuonano in noi così forte da non poterle più scordare. Io ho ricordi precisi di molte prime letture delle mie poesie preferite, e sempre, a ripensarci, mi assale quella sensazione di raccoglimento e pienezza, di comprensione e significato che avevo provato. Ho provato questa risonanza anche nella lettura di molti dei brani che compongono la raccolta di poesie “Cristalli e frattaglie” della giovane poetessa Letizia Simioni. “Cristalli e frattaglie” è una raccolta di poesie divisa in cinque parti che mira a indagare quei sentimenti antitetici propri di un animo inquieto. Si parte dai Cristalli, le fragilità che sono anche delle bellezze. Simioni scrive: “Ci pensi mai A quanti prima di noi Hanno già pensato Le stesse cose? A come Il piccolo pezzo Di mondo appartiene Non sia speciale?” Poi il Limbo, momento di purificazione. Arrivano quindi le Frattaglie, quei sentimenti che vorremmo non provare e buttare via, quei rimasugli della nostra coscienza...

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Di Cesare Pavese ho letto ogni cosa, dalle opere in prosa, le poesie, i racconti e i carteggi. Un'opera tra tutte, è la mia preferita: Dialoghi con Leucò . Dialoghi con Leucò è una raccolta di ventisette brevi racconti pubblicata nel 1947 . Ogni racconto ha forma di dialogo e vede come interlocutori due personaggi della mitologia greca. Il mito è reinterpretato con un nuovo sguardo etnologico, alla luce della corrente novecentesca dell'esistenzialismo, e delle teorie di Freud e Jung. Pavese, dando la parola a dèi, eroi e poeti appartenenti a un passato mitico così lontano, ma allo stesso tempo congenito nell'uomo, fa loro disvelare la realtà, e quello che ne emerge è un mondo mostrato nel suo orrore, carico di un'angoscia che da sempre e per sempre caratterizza la vita. Ogni dialogo dipinge l'intrinseca essenza dell'individuo (amore, amicizia, dolore, rimpianto...), procedendo secondo uno schema ben definito dall'autore stesso. Il titolo del libro è un omag...